Edificata sui resti di un precedente edificio medievale, la chiesa parrocchiale di San Nicola da Bari è stata ampliata nel 1400 grazie all’opera dei maestri antelami stanziati nella zona di Taggia. Documentata in loco la presenza dell’architetto Da Carlono a cui sono stati attribuiti numerosi edifici di carattere religioso costruiti nei dintorni di Perinaldo. L’edificio presenta una facciata scolpita a rilievo in pietra, posizionata sopra l’entrata laterale destra e colonne romaniche in pietra colombina. Nel 1600, seguendo il gusto dell’epoca, la chiesa venne completamente rinnovata in stile barocco, grazie alla progettazione e all’opera dell’architetto Marvaldi. A seguito dell’occupazione genovese del borgo, il campanile subì dei danneggiamenti e solo successivamente venne ricostruito nel punto esatto in cui possiamo ammirarlo oggi. Notevole è l’organo posizionato al suo interno, costruito interamente in loco da Agati, considerato il primo esemplare di strumento collocato nella diocesi di Ventimiglia-Sanremo. A seguito della scossa di terremoto che colpì la zona, la facciate e l’abside della chiesa vennero danneggiate; grazie a Lamboglia, storico e archeologo, venne effettuato il restauro sull’edificio che rivide il suo aspetto originale, quello romanico.