Posizionata sulla sommità del borgo, la chiesa parrocchiale di San Michele venne edificata su un nucleo preesistente durante il periodo medievale dal comasco Giorgio De Lancia, con pianta basilicale a tre navate, ristrutturata prima in epoca moderna e poi contemporanea. La facciata, in masselli di pietra neri a doppio spiovente è impreziosita da un portale a pseudoprotiro con statua di San Michele e il drago posizionato in una nicchia a lunetta, prima opera firmata 1450 di Giovanni Gagini, il tutto sovrastato da un grande rosone marmoreo, chiuso da una rara vetrata coeva raffigurante gli apostoli. Il campanile, a pianta quadrata, con doppio ordine di monofore e cuspide piramidale, appartiene alle classiche tipologie presenti all’interno delle alte valli Marittime. L’interno, restaurato nel 1965, dopo i restauri ha restituito l’antico aspetto caratterizzato da alte colonne in pietra nera che sorreggono archi acuti particolarmente slanciati; il presbiterio è chiuso dal grande polittico di San Michele a 36 scomparti composti dalla tarda maturità artistica di Giovanni Canavesio.