Un itinerario pensato per chiunque voglia guardare il mare da un nuovo punto di vista: quello della macchina fotografica!
Pochi chilometri che collegano Noli a Varigotti, a picco sul mare, lasciandosi trasportare dai tempi dilatati, fatti di pazienza e lunghe attese, come ben sa ogni fotografo che si rispetti.
Qui potete trovare, oltre al percorso in cui si snoda l’itinerario stesso, scorci imperdibili, simmetrie nascoste e una serie di elementi a cui vale la pena fare attenzione.
Naturalmente, se preferite godervi il paesaggio, nel più totale relax, senza lo stress della macchina fotografica, questo itinerario farà comunque al caso vostro. Ricordate che per essere fotografi e cogliere questi piccoli particolari non è assolutamente necessario essere muniti di una macchina fotografica!
TAPPA 1:
Arrivati a Noli di buon mattino, come prima cosa dirigetevi verso la passeggiata. Superate la barriera di palme ed eccovi affacciati sulla splendida spiaggia, dove i profili dei pescatori e delle loro barche sono illuminati dal sole del mattino: l’odore forte del pesce appena pescato (probabilmente si tratta di Ciciarelli), il vociare dei pescatori che rassettano le reti e lo sciabordare del mare vi travolgeranno.
Guardandola dal mare, Noli, presenta le caratteristiche tradizionali dei borghi medioevali: il castello signorile in alto, la chiesa, antico luogo del potere religioso, la città fulcro della vita commerciale e relazionale. Immortalatela così, nel suo insieme, ed avrete la vostra personalissima cartolina di Noli!
Riprendendo il cammino, è tempo di addentrarsi nel borgo di quella che fu la quinta Repubblica marinara in epoca tardo medievale.
Attraversando piazzette e vicoli, di tanto in tanto fermatevi ad ammirare le botteghe storiche che incorniciano i caruggi del centro storico. Soffermatevi inoltre sulle facciate delle case: da esse sporgono curiosi ganci a forma di becchi e fiori: essi venivano usati anticamente per appendere ad asciugare i remi delle barche!
Una volta giunti nella graziosa piazza Dante, alzate il naso all’insù. Le case color pastello vi avvolgono come le pareti di una stanza immaginaria che ha come soffitto il cielo terso e sotto i piedi, a mo’di pavimento i risseu, tipici mosaici liguri realizzati con ciottoli bianchi e neri a formare splendide figure geometriche: fotografare questa stanza a cielo aperto è d’obbligo.
TAPPA 2:
Terminata la visita al borgo, c’è giusto il tempo per un veloce spuntino per poi imboccare il Sentiero del Pellegrino: rimboccatevi le maniche perché inizia la salita. Lungo il percorso, scattate una foto attraverso la grotta dei Falsari, un meraviglioso balcone naturale a picco sul mare cristallino che vi lascerà senza fiato! Con tanta pazienza, e un po’di fortuna, riuscirete forse a fotografare il passaggio di un gabbiano attraverso la grotta…
Si prosegue dunque verso l’abbazia di San Lorenzo, piccola architettura in pietra chiara, a contrasto con il verde della vegetazione e il blu del cielo. Inizia a questo punto la discesa da Punta Crena, dove potete immortalare una panoramica di Varigotti dall’alto: il percorso è lievemente ripido, affacciato sulla Baia dei Saraceni. Una vista mozzafiato sul mare vi accompagna per tutto il tragitto, lasciandovi alle spalle la vegetazione e avvicinandovi ai colori pastello tipicamente liguri delle abitazioni basse del borgo di Varigotti.
All’arrivo nel borgo, la luce del pomeriggio conferisce alla spiaggia e ai profili delle abitazioni del borgo vecchio toni caldi, in contrasto con le ombre lunghe e scure. Arrivati a questo punto, prestate attenzione ai giochi di forme e colori che presenta questo scenario pittoresco e quasi surreale: le barche tirate a secco, coperte dalle tipiche tele rigate bianche e celesti; le persiane verdi alternate a portici e archi, che formano visi accigliati incastonati nei muri scrostati dal salino.
Il sole cala ed è tempo di tornare; ma prima, un’ultimo scatto dal mare, per immortalare il borgo illuminato.