Millesimo

Borgo di origini romane, posto sul tracciato della via Aemilia Scauri, fa parte del circuito dei Borghi più Belli D’Italia, per il caratteristico tessuto del suo centro storico ed importanti esempi architettonici di stampo feudale sviluppatosi nel Duecento.

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Il borgo

Centro importante dell’alta Val Bormida fu Millesimo, definita la capitale della famiglia Del Carretto. Borgo di origini romane, posto sul tracciato della via Aemilia Scauri, fa parte del circuito dei Borghi più Belli D’Italia, per il caratteristico tessuto del suo centro storico ed importanti esempi architettonici di stampo feudale sviluppatosi nel Duecento. Simbolo di Millesimo è il ponte della Gaietta, raro e unico esempio ancora presente di struttura fortificata, con torre di guardia utilizzata come porta d’accesso al centro abitato. Sulle alture domina il castello, con torri a bastione, ai cui piedi sorge il Museo Napoleonico che ripropone plastici di battaglie e documenti relativi alla campagna d’Italia che fu portata avanti da Napoleone, in cui proprio qui ebbe una celebre vittoria.

La storia

Il borgo di Millesimo si sviluppò probabilmente come avamposto dell'Impero romano, grazie alla sua collocazione strategica sul territorio. Durante il X secolo fu teatro di scorribande da parte dei Saraceni, insediati nelle vicinanze, e a tale periodo storico risalirebbero i due toponimi di Melesino e Plebem Melosine, quest'ultimo è citato in un diploma imperiale del 917. Nel 967 fu inserito nella marca Aleramica. Nel XII secolo divenne parte della Marca di Savona, di cui nel 1162 fu infeudato Enrico del Vasto, il capostipite della famiglia Del Carretto. Suo figlio Enrico II Del Carretto, marchese di Finale, fece innalzare con delle mura il nuovo borgo e il castello, edificati in nei pressi dell'attraversamento della Bormida di Millesimo con il Ponte della Gaietta, posizione strategica e importante fonte di riscossione di pedaggi. Le mura furono erette nel 1206, data convenzionale che sancisce la fondazione di Millesimo, da qui prese avvio lo sviluppo economico e sociale della zona, al quale i marchesi concessero statuti e privilegi dal 1240, i più antichi della val Bormida. Nel 1268 i tre nipoti di Enrico II divisero il Marchesato di Finale in terzieri e Millesimo divenne feudo del marchese Corrado I. Nel 1447 i Del Carretto della val Bormida furono coinvolti nella guerra che Genova mosse ai signori di Finale, cosicché i signori di Millesimo dovettero riconoscere la superiorità di Asti. La presenza angioina nel Marchesato di Ceva e nell'Astigiano dopo il 1387 spinse i signori di Millesimo a riconoscersi vassalli dei marchesi di Monferrato per la maggior parte delle terre in loro possesso, il 3 giugno 1390 Bonifacio e i suoi quattro figli cedettero i territori precedentemente assegnati.

Con l'investitura del 1536 data da Carlo V a Ottaviano II Del Carretto, Millesimo tornò ad essere un feudo imperiale diretto, anche se dal 1577 fu sottoposto anche alla dominazione spagnola e se dal 1517 Altare, Roccavignale e Carcare erano stati staccati da Millesimo ed infeudati al poeta e storico Galeotto del Carretto e ai suoi eredi (nel 1536 però Carcare fu trasmessa ai Del Carretto di Finale insieme a Pallare, Osiglia, Calizzano e Massimino). Il feudo viene spesso indicato negli atlanti sei-settecenteschi col nome di "marchesato del Carretto", dal nome della dinastia che lo reggeva. Seguì la dominazione degli Austriaci fino alla cessione al Regno di Sardegna, avvenuta nel 1713 per la parte assegnata al marchese di Monferrato e nel 1735, con la Pace di Vienna, per la parte direttamente dipendente dall'Impero. Il 13 aprile 1796, dopo una sanguinosa battaglia, Napoleone Bonaparte sconfisse nella celebre battaglia di Cosseria le truppe dell'esercito austro - sardo, aprendosi con la vittoria una breccia nelle terre tra Liguria e Basso Piemonte; nello scontro armato perirono più di tremila soldati e altrettanti furono i feriti. Con la dominazione francese il territorio di Millesimo rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel IX Cantone, capoluogo Bormida, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VIII Cantone della Bormida Occidentale nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Nella notte tra il 16 e 17 agosto del 1809 ospitò presso il palazzo comunale il pontefice Pio VII, prigioniero del Bonaparte. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

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