La fidelanza è una ricetta tipica di Apricale che trova le proprie origini nella tradizione contadina: un modo di cucinare la pasta nei campi, per garantire un piatto caldo alle persone che lavoravano tutto il giorno.
Nelle campagne si accendeva un unico fuoco, dove si faceva scaldare a bagna (il sugo) preparata la sera prima, si allungava con un poco d’acqua e vi si cuoceva la pasta.
Porro selvatico e qualche erba aromatica trovata nelle fasce arricchivano l’aroma ed il sapore del piatto e rappresentava una piacevole novità.
1 cipolla bianca
2 spicchi d’aglio
1 bicchiere d’olio EVO
300 g di salsiccia
400 g di mezze penne rigate
un pugno di olive taggiasche
polpa tritata di 4 pomodori maturi
1 bicchiere di vino Rossese
Timo, rosmarino, salvia, alloro
sale e pepe
1 fungo porcino affettato
Come prima cosa, preparare una pentola d’acqua bollente e lasciarla sul fuoco, servirà successivamente!
Sminuzzare la cipolla insieme agli spicchi d’aglio.
Successivamente scaldare un bicchiere d’olio in un tegame mettendovi a rosolare il trito preparato: unire la salsiccia, tagliata a tocchetti regolari; quando la salsiccia sarà ben rosolata, sfumare il tutto con un bicchiere di vino Rossese, unire le erbe aromatiche ed un generoso pugno di olive.
Quando passato qualche minuto aggiungere la polpa dei pomodori, la pasta ed il sale.
Versare alcuni mestoli dell’acqua bollente, precedentemente messa sul fuoco, sulla pasta sino a coprirla e fare sobbollire per un tempo superiore di circa tre minuti rispetto a quello indicato sulla confezione della pasta, aggiungendo eventualmente altra acqua e mescolando continuamente, affinché la preparazione non attacchi.
Facoltativa è l’aggiunta di un porcino fresco tagliato a fette verso fine cottura, per insaporire ulteriormente la pasta.
La Fidelanza è pronta e fumante!