A Vessalico, un piccolo borgo nell’entroterra di Albenga viene coltivato un aglio antico, la cui sopravvivenza è legata alla volontà di pochi agricoltori, che si sono tramandati i bulbi per generazioni, assieme alla tecnica di coltivazione e a quella di confezionamento.
Le teste di aglio sono infatti confezionate in caratteristiche lunghe trecce, chiamate tipicamente reste: le teste essiccate e selezionate in base alla dimensione sono intrecciate a coppie, formando un lungo reticolo arabescato, operazione che si svolgere soltanto la sera e la mattina, quando le foglie sono umide e non si spezzano. Le piante non recise continuano a nutrire l’aglio e a mantenerlo sano e profumato per mesi e mesi dopo la raccolta.
La coltivazione è completamente manuale e biologica e ogni anno il 2 luglio sul prato dei Canavai, a Vessalico, si svolge la tradizionalissima fiera dell’aglio, occasione ideale per acquistarlo. L’aglio di Vessalico ha un aroma delicato, un sapore intenso e leggermente piccante e, soprattutto, un’estrema conservabilità.