Borghi di Riviera > I borghi più belli d'Italia > Apricale
Il nome deriva dal latino Apricus e significa “soleggiato”. L’insediamento abitativo sul territorio ha origini antichissime, probabilmente preromane e lo testimonierebbero i vari ritrovamenti archeologici come il tumulo primitivo del Pian del Re e reperti del monte Semoigo. Apricale in passato fu un possesso dei conti di Ventimiglia, i quali successivamente vennero esiliati e il borgo acquistò la sua libertà in epoca medievale, con regolamentazioni e statuti propri, tra i più antichi di Liguria. Il paese, visto da lontano, appare in modo scenografico arroccato sull’altura che si affaccia direttamente sulla vallata, rimasto perfettamente intatto nella sua struttura medievale, con in nucleo insediativo posto nel punto più alto e le case in pietra disposte a digradanti cerchi concentrici. Un dedalo di vie collegate da scalinate, archi, salite e discese permettono al visitatore di scoprire alcuni degli edifici più significativi, tra i quali la Pieve di Santa Maria degli Angeli con affreschi medievali perfettamente conservati. Apricale è inserito all’interno del circuito “I villaggi di pietra” ed è stato il primo comune ligure ad essere inserito all’interno dei Borghi più belli d’Italia.
L'origine di Apricale risale all'età del bronzo, testimoniata dai numerosi ritrovamenti archeologici scoperti in prossimità di Pian del Re, località posizionata in prossimità del centro abitato. Le prime fonti certe di fondazione del borgo sono del X secolo, ad opera dei conti di Ventimiglia, passando poi di proprietà dai Doria nel 1200 e ai signori di Dolceacqua. In epoca medievale fecero la propria comparsa i primi statuti, ritenuti per datazione i più antichi della Liguria e legati alla costituzione del libero Comune che di fatto avvenne in quel periodo storico. Dal Cinquecento si susseguirono tutta una serie di eventi, tra i più importanti ricordiamo le lotte di potere tra la famiglia Grimaldi di Monaco e i Doria che portarono alla distruzione del castello e all'innesco di lotte interne per la proprietà del borgo, placate in parte con l'annessione al contado di Nizza e al dipartimento delle Alpi Marittime a fine Settecento. Con la caduta del Primo Impero francese passò al Regno di Sardegna e al Regno d'Italia nel 1861.