La trippa è un alimento molto antico che trova le proprie origini nella civiltà contadina: è un piatto povero, molto apprezzato e consumato nelle vallate dell’entroterra di tutta la Liguria.
La ricetta delle trippe in umido usa come elemento base le frattaglie degli animali, che vengono cucinate e condite con aglio, cipolla, carota, sedano, alloro, rosmarino, timo, olio, brodo di carne, pinoli, patate, fagioli, pomodoro.
1 kg di trippa di bovino di vitello già lessata
500 g di patate (4 patate circa)
1 carota
2 spicchi d’aglio
1 gambo di sedano
1 cipolla
Olio d’oliva
1 bicchiere di vino bianco
Sale e pepe
Secondo la tradizione contadina, la trippa veniva cotta in grandi pentoloni sulla stufa a legna e la sua preparazione richiedeva molto tempo: prima la carne doveva essere pulita accuratamente, dopo di che veniva bollita per renderla morbida, infine la cottura veniva ultimata a fuoco basso e con cura meticolosa.
Per rendere più sostanzioso il piatto, alle trippe vengono aggiunte patate e fagioli.
La trippa, dopo la bollitura viene rosolata in abbondante olio insieme cipolla, aglio, e altre erbe aromatiche.
Nell’entroterra savonese, le trippe in umido vengono accompagnate dalla polenta bianca.