Secondo un’epigrafe ottocentesca, posta al sopra del portale d’ingresso, si legge che la fondazione dell’edificio indicato con il nome di Oratorio dei Disciplinati, databile al Cinquecento, avrebbe origini più antiche. La struttura muraria visibile, con testimonianze pittoriche recuperate nel restauro iniziato negli anni Ottanta, non consentono di datarlo prima del 1200. A fine XIII vengono assegnati i pochi frammenti di affresco che decorano il vano absidale, corrispondenti al nucleo più antico dell’edificio. Nel corso del tempo l’edificio subì ampliamenti e rimaneggiamenti, tra i quali il più notevole fu realizzato nel Seicento, quando l’orientamento dell’edificio venne totalmente ribaltato, aprendo l’ingresso dove in origine vi era l’abside e collocando l’altare davanti all’originaria porta di ingresso; solo ponendosi con le spalle all’altare è possibile recuperare il senso narrativo del ciclo pittorico, con storie di Cristo e della Vergine, riapparso sulle pareti a seguito dell’eliminazione dei vari strati di intonaco sovrapposti alla decorazione realizzata tra la fine del Quattrocento e inizio Cinquecento.