Borghi di Riviera > Genovesato > Campo Ligure
Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, in una zona di pregio ambientale tra il Geoparco del Beigua e quello delle Capanne di Marcarolo, si sviluppa il centro abitato di Campo Ligure: nelle tipiche vie del centro storico si trovano i laboratori della filigrana di cui il luogo è uno dei principali centri di produzione in Europa, come attesta la tradizionale fiera riconosciuta a livello nazionale che si svolge ogni anno a settembre. Fulcro di questo fermento è il Museo della Filigrana “Pietro Carlo Bosio” riaperto nel 2008 espone oltre 200 oggetti artistici in filigrana d’oro e d’argento, provenienti da tutto il mondo, consentendo di mettere a confronto le diverse tecniche di lavorazione della materia prima; al suo interno i manufatti più importanti sono quelli di provenienza italiana, russa e cinese. Tra gli edifici di interesse storico e architettonico si possono nominare l’oratorio barocco dei Santi Sebastiano e Rocco, il ponte di origine medievale e Palazzo Spinola, il quale presenta una decorazione esterna di epoca moderna. Il Castello, posizionato sulla sommità del borgo, è stato edificato nel 1300 dalla famiglia Spinola la quale, tramite passaggi di potere famigliare, ottiene il borgo in feudo. Inoltre nelle vicinanze dell’antico nucleo abitativo si trova il Giardino Botanico di Prato Rondanino, area protetta con notevoli esemplari di flora alpina e appenninica: orchidee, stelle alpine, gigli, sono solo alcune delle 400 specie della flora montana ospitata nel giardino botanico, oltre a piante provenienti da ogni luogo del mondo, molte delle quali in pericolo di estinzione.
Il toponimo del borgo risale al 1884, denominato in origine Campo, al quale si aggiunge dal 1300 Fredo che secondo alcune interpretazioni potrebbe derivare dal germanico Frei, ovvero libero, e quindi non sottoposto alla dominazione di Genova, modificato successivamente in Campo Freddo. Le prime fonti che attestano un insediamento umano nel territorio di Campo Ligure vengono scoperte durante i lavori di costruzione della tratta ferroviaria Asti-Genova, in cui si ritrovano reperti archeologici di utilizzo quotidiano, di origine romana, conservati per la loro importanza al museo archeologico di Roma. La storia ci racconta che nel III secolo, legioni romane di passaggio in questo territorio, sotto la guida dell'Imperatore Aureliano, si accamparono per presidiare e far fronte alle prime invasioni dei popoli germanici. La posizione, considerata da subito strategica, ha la caratteristica climatica di essere protetta sui tre lati dai torrenti Ponzema, Stura, Langassino, e chiusa alle spalle dalla rocca sulla quale furono eretti successivamente il castello e la torre di avvistamento. Dominio feudale di Bonifacio Del Vasto, sotto l'influenza longobarda del decimo secolo venne costruita la prima pieve, dedicata a San Michele Arcangelo, protettore del popolo longobardo. Durante il periodo medievale divenne terra di molteplici famiglie nobiliari, in ultima quella dei Del Bosco che nel 1217 cedette il feudo alla repubblica di Genova. Con diploma regale, nel 1329 Ludovico IV, Imperatore del Sacro Romano Impero, investì la famiglia nobiliare degli Spinola di Luccoli del feudo di Campo Ligure, la quale ampliarono e fortificarono ulteriormente il preesistente castello. In epoca moderna cominciarono le prime ribellioni dei cittadini del borgo nei confronti degli Spinola, culminando nel 1600 con l'invio da parte della Repubblica di Genova di truppe mercenarie Corse che incendiarono e saccheggiarono il borgo; una parte di feudo fu così venduto alla Repubblica. Con Napoleone i feudi liguri passarono in successione alla Repubblica Ligure, al Regno di Sardegna e infine al Regno d'Italia.